Italian Fashion Superstars è la prima classifica dei 100 migliori stilisti italiani di sempre.
I candidati sono stati selezionati da una giuria di designers e operatori del settore.
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La produzione di Armani spazia fra abiti di ogni genere, cominciando dalle giacche, di cui rivoluziona il design: vengono eliminati i supporti interni, vengono spostati i bottoni e modificate le proporzioni tradizionali: nascono così le giacche destrutturate, emblema assoluto del suo stile. La giacca diventa la protagonista del tailleur di taglio maschile che Armani disegna per le donne.
Valentino Garavani è considerato uno dei più importanti couturier e innovatori della moda. Nel corso di una vacanza a Barcellona scopre l'amore per il rosso. Da questa folgorazione nascerà il suo famoso "rosso Valentino", peculiare per il suo essere cangiante fra le tonalità dell'arancio e del rosso vero e proprio.
Ritenuto uno dei più grandi nomi della moda italiana nel mondo, la sua direzione stilistica fu rivolta a collegare la moda elegante a quella sportiva, quella maschile alla femminile, dando vita ad uno stile ed un vestire italiano che ha dato successo all'italianità nel mondo. Ha fondato la Gianni Versace S.p.A., azienda oggi gestita dalla famiglia dello stilista.
È annoverata come la seconda donna più potente al mondo nell'ambito della moda da Time Magazine e tra i venti magnati della moda più ricchi secondo Forbes.
Aprì una bottega di valigeria. Subito le realizzazioni di questo giovane stilista ebbero successo e, per inseguire un successo ancora maggiore. Nel 1947 Gucci creò una borsa del tutto nuova che lo contraddistinguerà per sempre: la borsa con il manico in bambù.
Hanno lavorato per anni presso lo studio di Giorgio Correggiari dove si sono conosciuti. Le collezioni Dolce&Gabbana sono meno influenzate dai cambiamenti della moda, e sotto questo marchio vengono prodotte anche linee di biancheria intima, costumi da bagno, occhiali da sole e accessori.
Innovatore e sperimentatore, brevetta nei primi anni '70 un rivoluzionario procedimento di stampa su pelle, ed inizia a realizzare i famosi patchwork di materiali e colori, messi in mostra a Parigi.
Krizia, ovvero la vanità femminile. Per il suo nome d’arte Mariuccia Mandelli ha scelto un Dialogo di Platone. Capace di passare dal minimalismo e dalle geometrie alla sofisticata elaborazione, dal classico alle suggestioni dell’Oriente, gioca con le contraddizioni.
Anticipò troppo e tutti. Seminò, senza raccogliere. Arrivò prima, portò il futuro, ma non lo vide. Fu il primo a disegnare il prêt-à-porter italiano, il lusso accessibile, il total look. Rivoluzionò, con eleganza, senza rabbia.
È stato uno dei più influenti designer di calzature del XX secolo, popolare anche a Hollywood dove porta con successo le sue calzature fatte a mano, dal design unico e con grande attenzione al connubio fra bellezza e comodità.
Il talento unico e la visione moderna caratterizzano l’ascesa di Frida Giannini a Direttore Creativo di una delle case di moda più rinomate al mondo: Gucci. Utilizzando gli archivi del marchio come punto di partenza, trasforma le classiche icone della casa in creazioni innovative di grande successo.
Dopo una laurea in Architettura al Politecnico di Milano, Ferré aveva fatto il suo ingresso nel settore della moda negli anni '70, ottenendo un primo successo, in circostanze abbastanza casuali, come creatore di bijoux e accessori. Iniziò da allora a collaborare con nomi già affermati come Walter Albini e Christane Baily.
Nel 1960 gli abiti Missoni iniziano ad apparire sulle riviste di moda. Nel 1962 viene utilizzata la macchina da cucito Rachel, nata per la lavorazione degli scialli, per la creazione di vestiti. Risultano colorati e leggeri. Questa innovazione decreta il successo commerciale della linea.
Si chiamano Paola, Anna, Franca Carla e Aida. Di cognome, e di marchio, Fendi. Cinque sorelle che hanno fatto la fortuna di un marchio di pellicce prima, di moda varia poi. Le valchirie della moda italiana. Una generazione di stiliste a cavallo tra il lusso e il minimalismo.
Firma, ancora giovanissima, la sua collezione di prêt-â-porter per Schuberth nel 1966. La sua fama è legata soprattutto alla sua donna "bambola", alla linea ampia delle sue creazioni, quasi danzanti attorno al corpo.
Noto per la ricercatezza dei tessuti broccati e laminati, per le tigri e i leopardi che spuntano su abiti e cappotti, Rocco Barocco ha sempre esaltato una donna ironica, conformista, sicura di sé e, a volte, non sempre in linea con i tempi, visto il suo volersi staccare dai cliché imperanti.
Nel 1970 assume la direzione dell'azienda di produzione di guanti fondata dal nonno Dante. Trussardi trasforma l'azienda in un marchio globale, espandendo la produzione dapprima creando linee di accessori di abbigliamento di lusso, e dagli anni ottanta linee moda.
Una delle maggiori firme della moda italiana di sempre. Negli anni '50 e '60, quando Roma diventava sinonimo di cinema, Fernanda Gattinoni diventa la stlista delle star.
L'atelier Balestra produce una trentina di linee che vanno da differenti collezioni ready to wear alla Moda-uomo e agli accessori, ottenendo notevoli successi ed annoverando tra i propri clienti importanti personaggi internazionali: Renato Balestra ha disegnato modelli per regine, first ladies, principesse saudite, imprenditori e note attrici.
Designer, talent scout, imprenditore e comunicatore, è riuscito a creare un universo in cui arte e moda si incontrano. Le sue creazioni sono divenute fenomeni di costume.
Alessandro Dell'Acqua inizia a lavorare per il gruppo Marzotto, collaborando contemporaneamente con altri importanti marchi. In questo periodo Dell'Acqua si specializza nella lavorazione della maglia. Nel 1995 fonda il proprio marchio e la sua prima collezione femminile.
Nato in una famiglia di industriali tessili, Cerruti ereditò l'attività alla morte del padre, avvenuta nel 1950, all'età di vent'anni, interrompendo così gli studi di filosofia e giornalismo. Nel corso degli anni investì nella ricerca e nello sviluppo dei materiali e del design, ottenendo risonanza mondiale nel 1957, alla presentazione della sua prima linea di vestiario, la "Hitman" a Milano.
Dopo gli studu a Trieste, si trasferisce poi a Milano nell'immediato secondo dopoguerra con il marito, il commerciante di preziosi Aurelio Schön. Nel 1958 fonda il suo primo atelier e sette anni più tardi lanciò la sua prima collezione nella celebre cornice delle sfilate di Palazzo Pitti, che le permise di fare il gran salto nel mondo dell'alta moda.
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Selvaggia Lucarelli, ospite di Codice Internet all'Ottagono di Milano. Intervista di Silvio De Rossi e video di Caterina Di Iorgi.
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